“La prima delle cinque marce del Karwendel a cui ho partecipato, l’ho fatta insieme a mia sorella gemella. Ci abbiamo messo circa nove ore. Un’altra volta ho tagliato il traguardo insieme a lei, esattamente allo stesso secondo. È stato un momento emozionante!

La notte prima della partenza dormo male, a causa della tensione. Alle sei del mattino, poi, quando è ancora buio, intorno alla partenza si ritrovano persone da tutte le parti. È divertente: alcuni uomini partono con uno sprint, attrezzati con cinture cariche di gel energetici, e poi li ritrovi al margine della strada con i crampi. Se ci si mette tutta l’energia troppo presto, non si riesce a portare a termine la gara. Bisogna esercitarsi soprattutto nella corsa in discesa.

Tutte le settimane percorro la gola Karwendelklamm o la Gleirschklamm, per esercitarmi due o tre ore su un terreno vario. Spesso vado a trovare la mia amica Christl in malga. Ci accomuna la passione per lo sport. Per la marcia del Karwendel mi alleno fino a quattro ore, cinque volte la settimana. Se si nota che sta andando bene, ci si lascia volentieri prendere dall’entusiasmo. Nel 2015 ci ho impiegato 6 ore e 13 minuti. Nel 2018 vorrei battere questo mio record personale”.

Barbara Graf, podista amatoriale
 

I podisti amatoriali che partecipano alla Karwendelmarsch percorrono circa 52 chilometri da Scharnitz a Pertisau, superando un dislivello di 2.300 metri in salita. Questa manifestazione per appassionati di sport di montagna, si svolge dal 2009 e la sua fama cresce di anno in anno, tanto che i 2.500 pettorali della partenza sono sempre esauriti mesi prima della gara.

 
Scharnitz
Barbara Graf, © Tirol Werbung/Bert Heinzlmeier
© Tirol Werbung/Bert Heinzlmeier
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