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22 curiosità sulla neve

14.12.2023 in Varie

Località: Kappl
Località: Kappl

Tutti hanno già visto per lo meno una volta nella propria vita la neve. Ma chi sa che la neve stride, che in realtà è nera e che è riuscita a dar vita a un genere artistico? La neve affascina. Ovunque cada non trasforma soltanto il paesaggio e l'ambiente circostante ma anche sé stessa, emanando un fascino che ci attrae da secoli e ci sorprende ancora. Ecco a voi 22 curiosità sulla neve.

01 · La neve non è pioggia ghiacciata

I fiocchi di neve si formano direttamente nelle nuvole dal vapore acqueo, saltando, per così dire lo stato liquido. Il cristallo di neve tipico, con sei punte perfettamente simmetriche, assume la sua forma cadendo al suolo e attraversando strati d’aria con diverse temperature e gradi di umidità.

02 · La neve è bianca e nera

I cristalli di neve hanno molte ramificazioni e angoli di deviazione che riflettono e rifrangono i vari riflessi della luce in diverse direzioni di cui noi percepiamo solo la somma: bianco. Se, invece, analizziamo il colore della neve in base al suo spettro elettromagnetico, la neve è nera. Assorbe, infatti, quasi il 100% della radiazione termica incidente.

03 · Ogni fiocco di neve è unico, ma solo in teoria

Finora non sono stati trovati due cristalli completamente identici. Un cristallo di ghiaccio del diametro di un millimetro è composto da circa 100 trilioni di molecole d’acqua. La probabilità che su due cristalli di ghiaccio tutte le molecole si trovino esattamente allo stesso posto è infinitamente bassa – ma non impossibile. È stato dimostrato che ci sono varie forme, ma tutte hanno in comune una matrice esagonale, con sei angoli o punte.

04 · La voce della neve

È possibile sentire il rumore della neve che cade. Quanto, dipende dalla sua intensità e dalla forza del vento. Per la neve che cade dolcemente, di solito, si stimano circa dieci decibel, lo stesso livello di un respiro normale. Contemporaneamente, l’ambiente innevato appare più silenzioso perché il suono viene riflesso dai cristalli, disperdendosi più rapidamente.

05 · La neve stride

Secondo i ricercatori canadesi, i fiocchi di neve emettono suoni striduli non appena entrano in contatto con una superficie d’acqua. Nei fiocchi, infatti, sono presenti piccole bolle d’aria che producono un suono ad una frequenza compresa tra i 50 e i 200 kilohertz non appena vengono rilasciate. Si tratta comunque di un suono che non è percepibile all’udito umano.

06 · Nessuno sa perché la neve e il ghiaccio siano scivolosi

Non è ancora del tutto chiaro perché il ghiaccio sia ideale per pattinare o la neve per lo sci. La teoria dello scioglimento prodotto dalla pressione – lo sci esercita una tale pressione sulla neve da far sciogliere lo strato superiore – è stata smentita. Più probabile è la teoria dello scioglimento per attrito. Ma come mai si ha la sensazione di scivolare anche se si sta fermi con i pattini o gli sci ai piedi? Ogni strato di neve o di ghiaccio presenta sulla sua superficie un sottile strato d’acqua, che accentua ulteriormente l’effetto delle varie tipologie di scioglimento.

07 · Non è vero che gli Inuit hanno 200 sinonimi per la neve

È una fake news che la popolazione indigena dell’Artico abbia un numero particolarmente elevato di termini per indicare la neve. Il loro linguaggio è strutturato in modo molto diverso dal nostro e singole parole hanno significati diversi in base al contesto. In compenso, la nostra lingua conosce numerosi termini per la neve. Gli esperti la definiscono in modo diverso in base al grado di umidità (neve polverosa, papposa, marcia), all’evoluzione (neve fresca, neve ghiacciata, neve penitente) o alla sua densità (brina di profondità, firn, ghiaccio).

08 · Niente neve in assenza di germi

Senza i cosiddetti germi cristallini non si potrebbero formare i fiocchi di neve. Questi possono essere, ad esempio, particelle di polvere o di polline intorno a cui gelano le goccioline di nube, avviando il processo di cristallizzazione del fiocco di neve.

09 · La neve naturale è il materiale da costruzione quasi perfetto

In primo luogo, è sostenibile al 100%. In secondo luogo, la neve è un cattivo conduttore di calore e isola l’aria intrappolata tra i cristalli di ghiaccio. Inoltre, la neve leggermente sciolta diventa col tempo dura come cemento e sigilla a perfezione, motivo per cui gli Inuit creano dei fori di respirazione nei loro igloo. L’unica pecca di questo materiale da costruzione è ovviamente il fatto che si sciolga rapidamente non appena inizia a fare più caldo.

10 · La neve e il nostro olfatto

La neve è composta da acqua ed è pertanto inodore. Nonostante ciò, alcune persone sono convinte di avvertire l’odore della neve. Una spiegazione possibile è che i fiocchi di neve contengono aerosol o alghe che hanno un proprio odore. Un altro: la neve impedisce agli odori del suolo di salire così che l’aria che annusiamo ci sembra insolitamente pura – come la neve per l’appunto.

11 · La neve è un’arma

La neve ha svolto un ruolo importante in molte guerre. Nell’ottavo secolo dei contadini riuscirono a sconfiggere un principe vichingo perché erano in grado di spostarsi meglio con gli sci attraverso la Norvegia innevata. Intorno al 1200, comparvero per la prima volta in Scandinavia i cosiddetti „soldati sugli sci“. Solo il 13 dicembre 1916 migliaia di soldati morirono sulle Alpi meridionali a causa di una valanga; in alcuni casi, durante la prima guerra mondiale, furono appositamente innescate valanghe per sbaragliare il nemico. Anche le truppe di Napoleone e di Hitler dovettero fare i conti con la neve in territorio russo. La loro smania di potere costò la vita a decine di migliaia di persone.

12 · L’effetto neve esiste solo nell’arte

I pittori amano la neve. Gli impressionisti del XIX secolo catturarono su tela paesaggi innevati creando ciò che oggi chiamiamo „Effet de Neige“ (effetto neve). Artisti giapponesi hanno persino cercato di imitare le diverse tonalità del colore e della luce della neve sovrapponendo stampe diverse.

13 · La neve artificiale non ha bisogno di cannoni sparaneve

Per imitare la neve nei vecchi film di Hollywood, i registi hanno avuto l’idea di far scendere sugli attori cornflakes colorati di bianco. Purtroppo, la “nevicata” di questi fiocchi, a volte, era talmente rumorosa da rendere necessario il doppiaggio delle scene. Anche nel caso della neve industriale si tratta di una neve artificiale che non viene sparata da cannoni da neve, ma che si forma attraverso le emissioni degli impianti industriali. Sono state registrate nevicate di neve chimica con fino a dieci centimetri di accumulo.

14 · Le sfere di neve sono un’invenzione austriaca

L’artigiano viennese Erwin Perzy aprì nel 1900 la prima fabbrica di „sfere di vetro con effetto neve“. In realtà, avrebbe voluto creare una lampada, ma i trucioli di metallo che volteggiavano nell’acqua gli ricordarono la neve e così nacque la prima sfera di neve.

15 · La neve ha più di un colore

La „neve rossa“ era considerata di cattivo auspicio nel Medioevo. Tuttavia, ci sono due spiegazioni scientifiche per questo raro fenomeno. Se i venti trasportano molta sabbia del Sahara, le particelle di sabbia rossa possono restare intrappolate nei fiocchi. Ma ci sono anche alcuni tipi di alghe che possono colorare la neve di rosso o di verde. Come anche nel caso della „neve gialla” è meglio astenersi dall’assaggiarla.

16 · Lo spessore della neve viene misurato allo stesso modo di un feto

Chi vuole determinare la profondità della neve, utilizza oggigiorno un apparecchio ad ultrasuoni. A seconda del tempo impiegato dal suono per attraversare la neve, è possibile calcolarne l’altezza. Tuttavia, affinché la misura sia accurata, il sensore necessita di ulteriori informazioni, come ad esempio la temperatura dell’aria.

17 · La neve è pesante

Un singolo fiocco pesa in media 0,004 grammi. Ma un fiocco non cade mai da solo. Un metro cubo di neve polverosa secca pesa tra i 30 e i 50 chilogrammi. Se si bagna e si compatta, il peso può salire fino a mezza tonnellata per metro cubo. Uno strato di ghiaccio spesso solo dodici centimetri può arrivare anche a pesare come due o tre metri di neve fresca.

18 · La neve scende molto lentamente

Dato che il singolo fiocco di neve è leggero, ci impiega molto tempo a raggiungere il suolo. Senza l’influenza del vento, un fiocco di neve cade alla velocità di circa quattro chilometri all’ora. E anche se cadendo il fiocco cresce e diventa più pesante, non cambia nulla: l’aumento della superficie ne rallenta, infatti, la caduta.

19 · La neve accieca

Grazie alla sua struttura cristallina, la neve riflette la luce del sole. Senza protezione, si rischia di infiammare la cornea e la congiuntiva dell’occhio, proprio come nel caso di una scottatura solare. La conseguente cecità da neve (in termini medici: fotocheratocongiuntivite) può essere accompagnata da dolorosi disturbi visivi.

20 · I fiocchi di neve possono diventare giganti

Si dice che il più grande fiocco di neve mai osservato abbia avuto un diametro di 38 centimetri. Purtroppo non è possibile verificare questa osservazione effettuata nel 1887. Quello che è certo è che i fiocchi possono assumere dimensioni gigantesche raggruppandosi. Secondo rapporti meteorologici, possono, infatti, crescere fino a raggiungere una dimensione compresa tra i dieci e i 20 centimetri.

21 · Anche i fiocchi di neve possono sembrare goffi

Nelle foto, i cristalli di ghiaccio con le loro ramificazioni sembrano sempre finissimi. In realtà, tuttavia, bastano già 275 molecole d’acqua per formare un fiocco, il che non permette ancora di creare delle vere e proprie opere d’arte. A temperature più alte, poi, i fiocchi sono più grandi e grossolani.

22 · Nevica anche su Marte

Gli astronomi partono dal presupposto che sul pianeta rosso si verifichino regolarmente bufere di neve. Tuttavia, la neve evapora prima di raggiungere il suolo. In compenso, su Marte si estendono enormi ghiacciai come il cratere Korolev che ha un diametro di oltre 84 chilometri ed è coperto da uno strato di ghiaccio spesso 1,8 chilometri.

Maximilian Gerl vive a Monaco e ogni anno si ripromette di passare finalmente più tempo in montagna. Ha frequentato la Deutsche Journalistenschule. Oggi lavora come giornalista freelance.

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