La montagna più alta dell'Austria si trova al confine tra l’Osttirol e la Carinzia. Il magnifico Großglockner troneggia nella zona centrale del Parco Nazionale degli Alti Tauri. Questa ascensione è prestigiosa ed è riservata ad alpinisti esperti. Durante l'escursione di 6 giorni “Glocknerkrone” si può ammirare il Glockner da diverse prospettive.
La Wildspitze è la nostra bellezza in bianco. Tutto l'anno, soprattutto verso nord, risplende con il suo manto di neve eterna ben oltre le Alpi Venoste. Le creste del Taschachferner e del Mittelbergferner formano un pomposo velo glaciale. La seconda vetta più alta del Tirolo, apprezzata destinazione per tour di alta montagna e per lo sci alpinismo, è visitata tutto l'anno ed è saldamente ancorata nel repertorio delle guide alpine delle valli Ötztal e Pitztal. Se la salita vi sembra troppo impegnativa, potete prendere la funivia Wildspitzbahn fino all'Hinterer Brunnenkogel, e da lì ammirare il versante più bello della Wildspitze.
La Serles è forse la montagna più visibile del Tirolo. Perché da molti punti intorno a Innsbruck e dal Ponte Europa è impossibile non vedere la piramide rocciosa situata tra le valli Stubaital e Wipptal. Numerosi sono i miti e le leggende che si intrecciano intorno alla Serles. La vista panoramica davvero favolosa dalla vetta, facilmente accessibile agli escursionisti esperti, attira molti alpinisti. Se volete ammirare la Serles da mezza quota, nella zona attorno al Koppeneck e all'Eulenwiese troverete posti di balconata.
Nelle Alpi di Kitzbühel attira l’attenzione il Großer Rettenstein. Essendo un blocco roccioso allo stesso tempo delicato e massiccio, si distingue dalle altre montagne erbose meno appariscenti delle Alpi di Kitzbühel: un vero solitario. Alcuni vedono nella sua forma una fiamma, altri una torta, altri ancora un castello. Il Rettenstein è sempre in vista durante l'escursione verso lo Spießnägel, che avendo un passo sicuro si possono raggiungere abbinando l’ascensione al Rettenstein stesso.
Una montagna si impone sempre in primo piano nei panorami delle vette sopra le valli Wipptal e Unterinntal e spicca: l'Olperer. La sua presenza, la sua altezza, la sua forma piramidale uniforme sul versante della Zillertal e la caratteristica gobba di ghiaccio sul versante della Wipptal fanno dell'Olperer la montagna rappresentativa del Tirolo. In inverno attira l'attenzione durante una giornata sugli sci sul ghiacciaio di Hintertux, in estate il circuito Peter Habeler gira praticamente intorno all'Olperer. Il Padauner Kogel permette di raggiungere in breve tempo un panorama da sogno sull'Olperer.
Ok, il Wilder Kaiser non è una montagna, ma un'intera catena montuosa. Ma facciamo volentieri un'eccezione per il “Koasa”. Perché l'insieme del frastagliato complesso di pietra calcarea è ancora più bello delle sue singole parti. La vetta più alta è l'Ellmauer Halt. Le pareti settentrionali sono famose tra gli scalatori. Nell'area circostante il profilo del Kaiser spicca da ogni direzione. Ai suoi piedi è ambientata la serie televisiva con il medico di montagna più amato del mondo: il Wilder Kaiser è una star delle montagne tirolesi. Il “Meet & Greet” più bello è forse questo tour di tre giorni. Per ammirare le grandi pareti settentrionali vi consigliamo l'emozionante tour in cresta che attraversa il Feldberg e lo Stripsenkopf.
Il prossimo è un baro, perché i Kalkkögel possono competere come gruppo completo. Similmente al Wilder Kaiser, anche in questo caso non si vuole separare il gruppo montuoso nelle sue singole parti. I Kalkkögel tra la valle dello Stubai e i monti del Sellrain vengono spesso definiti le “Dolomiti del Tirolo settentrionale”, in riferimento al loro aspetto selvaggio e frastagliato. In Tirolo non si trovano spesso strutture del genere, ed è ciò che li rende così speciali da vedere. Al lago Salfainssee si può scattare una vera foto da cartolina con i Kalkkögeln come elemento principale. Anche la vista sulla valle dello Stubai dal lato della Schlick non è male.
Sublime gigante di ghiaccio e Firn, il Großvenediger supera le dimensioni delle vette delle Alpi orientali austriache. Insieme ai suoi satelliti Kleinvenediger, Hohes Aderl, Rainerhorn e Hoher Zaun forma un vasto massiccio glaciale. Come una piramide armoniosa, il Großvenediger si erge più in alto di un livello rispetto al basamento ghiacciato. Dal giro dei tre laghi Dreiseenrunde e dal Messeling oppure dal rifugio Lasnitzenhütte nella Virgental si gode una bella vista sulla seconda vetta più alta degli Alti Tauri, la cui visita si può bene abbinare al sentiero panoramico Muhs.
A prima vista il Brandberger Kolm sembra inespugnabile. Il cono roccioso si erge ripido e appuntito sopra Brandberg nella Zillertal. Più ci si avvicina alla vetta, più questa diventa invitante per gli alpinisti dal passo sicuro. La sua forma a cono è più bella lungo il percorso da Brandberg al Brandberger Kolmhaus. E già che siete lì, potete seguire subito il vostro invito a conquistare la vetta. Il panorama è bello almeno quanto il suo aspetto.
C'è il vero Matterhorn e ci sono alcune montagne che vengono chiamate Cervino. Perché sono ugualmente appuntite, appariscenti ed esteticamente modellate. Dobbiamo ammettere che neanche il nostro Cervino è all'altezza della forma iconica dell'originale. Ma: l'Ehrwalder Sonnenspitze è sicuramente il più bello tra gli emulatori del Matterhorn. Dalla conca di Ehrwald e Lermoos fa già una bella figura. La Sonnenspitze svela il profilo più simile al Matterhorn solo a chi si impegna un po' di più e si dirige dal rifugio Coburger Hütte verso il Vorderer Drachenkopf.
Ok, e adesso la prossima montagna che a volte deve sopportare l'ingiusto paragone con il Cervino. Il Patteriol è moooolto più di una semplice copia. È forse il modello più mutevole tra i nostri candidati: sorprendente e perfettamente scolpito da tutti i lati. L'aspetto più impressionante è da nord, da dove il Patteriol protegge la Verwalltal come una torre di guardia. Chi vuole ammirare il Patteriol da tutti i lati, soggiorna un intero fine settimana al rifugio Konstanzer Hütte. Qui per le migliori visioni sul Patteriol consigliamo il seguente menu di tre portate: escursione verso Gstansjöchl, scalata dello Scheibeler, escursione ai laghi Scheidseen e al Langer See.
Wow, che parete! E che contrasto con il suo soave basamento. Cupe, scure, minacciose, infinitamente alte e larghe, le pareti Laliderer Wände si ergono sopra i prati alpini nel cuore del Karwendel. Questi contrasti sono tipici delle montagne del Karwendel, ma sono più impressionanti sulle Laliderer Wände. Durante il giro al rifugio Falkenhütte attraverso le valli Laliderer Tal e Johannistal all'inizio ci si avvicina alle pareti con timore reverenziale. Giunti ai piedi della parete si alza il collo increduli e alla fine si parte con uno zaino pieno di impressioni del Karwendel.
La Freispitze può mettersi qualsiasi cosa e ha sempre uno stile perfetto: verdi pendii erbosi ripidi, pareti di calcare chiaro o ampie falde di marna maculata. Gli stilisti delle Alpi qui sono stati particolarmente creativi e hanno realizzato un'opera d'arte insolita, fatta di colori e forme. Che stupisce non solo i geologi, ma anche chiunque pratica sport alpini. La vista migliore si gode dalla zona attorno al rifugio Memminger Hütte, dove la Freispitze controlla il suo outfit nello specchio del lago Seewiesee.
L’Hochvogel è il più vicino a sfidare la Serles per il titolo di “piramide rocciosa più bella del Tirolo”. Partendo dalla vetta l'Hochvogel si allarga con due ali di pietra e domina la zona tra la Lechtal e l'Algovia. Per quanto sublime e possente possa apparire, l'Hochvogel è anche fragile. Da anni gli esperti prevedono una massiccia frana sull'Hochvogel, che potrebbe lasciare un'enorme cicatrice sul suo bellissimo volto. Un'escursione al rifugio Kaufbeurer Haus e la seconda tappa del sentiero escursionistico a lunga percorrenza Grenzgänger lungo il sentiero Jubiläumsweg sono i nostri suggerimenti per un bellissimo tour.
Watzespitze, Verpeilspitze, Schwabenkopf, Gsallkopf, Dristkogel, Rofelewand: chi manderà in gara la squadra del Kaunergrat per aggiudicarsi il titolo di montagna più bella del Tirolo? Decisione difficile con questo insieme di cime rocciose bellissime e selvagge. Alla fine, come rappresentante del Kaunergrat, decidiamo per la Rofelewand. La parete nord simile a un muro e la vista a forma di torre da ovest e da est rendono la Rofelewand un vero e proprio eye-catcher tra le valli Kaunertal e Pitztal. La Rofelewand non si può non vedere durante un tour ad anello attraverso Tiefentalalm, Rosskopf e Rappenkopf ,o dall'alta via St. Leonharder Höhenweg sull'altro lato della Pitztal, tra Schoaßkogel e Luibisalm.