Sulla tappa del Sentiero dell'aquila che porta all'Arlberg si è sopraffatti da un mare di magnifici fiori di montagna e la sfida che ci aspetta è un tratto con difficoltà tecniche. Ma questo ultimo tratto non è tanto difficile quanto quelli precedenti. Quindi, respirate l'aria di montagna a pieni polmoni e godetevi il panorama. Ci sono tanti pendii verdi che costeggiano il sentiero e il paesaggio alpino è impressionante. Dopo il rifugio Leutkircher Hütte si cammina sotto un paio di vette alpine molto marcate e passando per la cima del Valluga si arriva al rifugio Ulmer Hütte e da lì a St. Christoph am Arlberg. Dopo 320 magnifici chilometri di escursioni sulle ali dell'aquila si giunge finalmente a destinazione!
Tappa difficile e dispendiosa su sentieri neri di montagna. Bisogna percorrere sentieri stretti attraverso un terreno accidentato, che diventa ancora più impegnativo quando è bagnato. Sui passaggi esposti e su un terreno in parte argilloso, sono richieste sicurezza di passo e assenza di vertigini. È richiesta un'ottima resistanze fisica.
Descrizione del percorso: dal rifugio Kaiserjochhaus, salire verso ovest sul sentiero che porta a una cima verde, con l'aiuto di dispositivi di sicurezza a corda. Si prosegue in una conca con bellissimi prati di montagna. Il sentiero attraversa i pendii dei prati e sale fino alla sella tra Schindlekopf e Bergleskopf. Dalla sella si scende in un'altra conca verde e si attraversa il Geißwasen (terreno prativo) verso ovest. Alla fine del Geißwasen, si attraversa una cresta e si continua a scendere fino al rifugio Leutkircher Hütte. Questa si trova a 2.251 metri, sul margine orientale dell'ampio e aspro Almajurjoch. Fino a questo punto il sentiero è per lo più molto argilloso, mentre ora diventa più solido.
Dal rifugio Leutkircher Hütte si prosegue verso ovest, oltrepassando l'Almajurjoch, fino al Bacheregg. Qui si trova il bivio per l'Oberer e l'Unterer Höhenweg. L'Adlerweg segue inizialmente il più facile Unterer Höhenweg (a sinistra) attraverso un terreno ripido e roccioso fino al Kapallkopf (in parte assicurato da corde). Dopo lunghi e rigidi inverni e una primavera fredda, qui la neve rimane a lungo in un canalone. L'itinerario sale ora per circa 50 metri a serpentina fino all'Oberer Höhenweg e prosegue verso ovest attraverso il "Matun" (bacino) fino al Matunjoch. Si prosegue fino al Valfagehrjoch, poi si passa per le buche di gesso (doline) fino all'Ulmer Hütte. La vista a ovest, verso il confine svizzero, offre un magnifico panorama sulle montagne del Rätikon: Zimba, Schesaplana, Drusenfluh, Sulzfluh...
Dopo una sosta all'Ulmer Hütte, si gira a sinistra, scendendo verso Galzig, e si attraversa il verde dei prati di montagna passando per l'area sciistica dell'Arlberg fino al lago artificiale, si attraversa la stazione a valle della Schindlergratbahn e si passa al sentiero panoramico, che conduce a ovest passando per la torre trasmittente di Galzig fino alla stazione a monte.Seguite poi il sentiero Maienweg attraverso i campi di pino mugo fino al lago Maiensee, superatelo sulla destra, attraversate la strada di trasporto a destra del ponte e seguite il piccolo sentiero fino alla Malga St. Christoph. Da qui, la strada alpina conduce alla strada del Passo dell'Arlberg, dove gli ultimi passi di questa bellissima tappa finale dell'Adlerweg vi porteranno all'Hotel Arlberg Hospiz di St. Christoph.