Attenzione: a causa dei lavori di ristrutturazione del rifugio Württembergerhaus, nel 2025 questa tappa parte dal rifugio Steinseehütte. Ripidi sentieri, tracce attrezzate con funi, pendii erbosi scoscesi, rocce, fianchi, circhi glaciali. Chi decide di intraprendere un'escursione in cresta deve essere pronto ad affrontare sfide alpinistiche, ma viene ricompensato da panorami spettacolari. La prima e la più alta cima da conquistare è la Großbergspitze a 2.657 metri, dove un tratto assicurato con fune conduce in vetta. Successivamente si arriva in cima al Großbergkopf che con i suoi 2.612 metri è soltanto di poco più basso. Infine, si risale sulla forcella Seescharte, si scende dal versante opposto e non si è più molto distanti dal rifugio Memminger Hütte con un trio eccezionale di laghetti di montagna.
Tappa impegnativa su sentieri di montagna neri. Sono richieste il passo sicuro, assenza di vertigini ed esperienza alpinistica per le salite ripide, le vie di arrampicata assicurate, i ripidi pendii dei prati di montagna, le rocce, i fianchi, i circhi e le creste. È richiesto un ottimo livello di forma fisica.
Attenzione: a causa dei lavori di ristrutturazione del rifugio Württembergerhaus, nel 2025 questa tappa parte dal rifugio Steinseehütte.
Descrizione del percorso: dal rifugio si scende per un breve tratto su un sentiero. Si attraversano poi pendii prativi in leggera salita e un circo di ghiaia, prima che il sentiero si snodi ripidamente attraverso un fianco roccioso ed erboso (un tratto assicurato da corde) fino alla cresta. Ora a sinistra e a destra della cresta quasi in piano verso nord fino alla cima della Großbergspitze (croce di legno).
Dalla Großbergspitze, il percorso scende dolcemente per un breve tratto lungo la cresta. Si supera una cengia rocciosa - in salita - con l'aiuto di funi metalliche, poi si salgono alcuni gradini fino al Großbergkopf. Il percorso scende ora a sinistra della cresta su un ripido ed esposto sentiero di ghiaia e passa davanti al Großbergjoch. Si attraversano quindi pendii prativi - inizialmente in ulteriore discesa - fino a quando il sentiero torna a salire. Si attraversa un circo di ghiaia e infine si sale più ripidamente alla Seescharte. Da qui si scende sull'altro versante attraverso ghiaioni, detriti e terreno terroso. Il sentiero passa sopra una piccola gola e si inoltra in un terreno prativo. Infine, passando per il lago più grande della zona del rifugio, si arriva al traguardo della tappa.