Oggi è il momento di stringere i denti e di spingere fino in fondo: l'atmosfera cittadina di Innsbruck ci aspetta al traguardo della tappa. Ma prima dell'Aperol Spritz nella Maria-Theresia-Straße, c'è un'altra tappa impegnativa della giornata, con nomi come Lafatscher Joch, Stempeljoch, Pfeishütte e Hafelekar. Qui si scende al centro della città con la funivia Nordkettenbahn.
La tappa difficile si snoda attraverso stretti canaloni che mettono a dura prova le forze. Il percorso prosegue poi tra pini mughi, canaloni trasversali e passaggi assicurati con funi metalliche. Oggi sono necessarie concentrazione, il passo sicuro, assenza di vertigini e un'ottima tecnica di camminata.
Punto di partenza: Rifugio Hallerangerhaus
Dal rifugio Hallerangerhaus si imbocca il sentiero in direzione "Lafatscher Joch" raggiungendo un ghiaione che, man mano che si avanza, diventa sempre più ripido e stretto. Presto il percorso conduce attraverso il cosiddetto "Durchschlag" (letteralmente "perforamento", dove la vecchia mulattiera è stata scavata nella roccia) e poco più avanti, superata una croce, si sale dolcemente a un pianoro con il bivio per la cima Speckkarspitze. A questo punto si prosegue senza grande dislivello verso sud in direzione del passo Lafatscher Joch. Sul valico si segue la segnaletica "Pfeishütte". Lungo il sentiero, che ora scende con poca pendenza, si seguono le indicazioni per "Pfeishütte" e "Pfeishütte über Wilde-Bande-Steig". Il selvaggio sentiero Wilde-Bande-Steig si snoda attraverso macchie di pini mughi e diversi canaloni, salendo in leggera pendenza fino al ciglio del circo glaciale sotto il passo Stempeljoch. Qui si seguono le indicazioni per "Stempeljoch" e "Pfeishütte". Il sentiero che risale il ghiaione (strutture di assi, numerosi tratti di cavi metallici) diventa sempre più ripido, in compenso il fondo inizialmente sdrucciolevole in quota si fa più compatto. Dal passo si scende verso destra attraverso pascoli e prati fino ad arrivare al rifugio Pfeishütte.
Possibilità di ristoro: rifugio Pfeishütte
Proprio all'altezza del rifugio comincia il sentiero Goetheweg (n° 219), opportunamente segnalato. Il percorso, inizialmente ampio e poi sempre più stretto, sale dolcemente per la conca a sud del rifugio. Al primo bivio si seguono le indicazioni per "Mandlscharte" e "Hafelekar Bergstation", mentre alla seconda biforcazione si tiene la destra (a sinistra devia il sentiero per la forcella Arzler Scharte). Percorrendo un ampio tornante nel canalone detritico si raggiunge la forcella Mandlscharte per poi scendere per il ghiaione dall'altro lato del valico. Il sentiero, ora di nuovo in buono stato e largo, prosegue lungo le falde detritiche sotto le rocce mantenendo la quota (straordinaria visuale sulle pareti nord della Nordkette). Dopo un breve tratto in salita si scollina nella Inntal, scendendo leggermente in serpentine. Dopodiché si avanza verso ovest sul comodo sentiero che attraversa la parte alta del fianco meridionale della Nordkette, scosceso e in parte erboso, guadagnando un po' di quota. La segnaletica da seguire è sempre "Hafelekar Bergstation", ovvero la stazione d'arrivo della funivia sull'Hafelekar, e "Goetheweg". L'ultimo tratto si snoda in cresta, cambiando ripetutamente versante.
Possibilità di ristoro: rifugio Hafelekarhaus
Poi si scende con la funivia Nordkettenbahn fino alla stazione Seegrube.
Possibilità di ristoro: Alpenlounge Seegrube
Per chi non desidera scendere nel fondovalle a piedi, con la funivia Nordkettenbahn e la funicolare Hungerburgbahn è possibile raggiunge direttamente la stazione di partenza al Congress Innsbruck e il centro storico del capoluogo tirolese. La discesa può essere combinata con una visita al famoso Alpenzoo.
Punto d'arrivo: Innsbruck