Proseguiamo il nostro cammino attraverso l'affascinante mondo alpino: dal rifugio Johannishütte si cammina in direzione Kreuzspitz-Höhenweg, inizialmente attraverso verdi pascoli rigogliosi, poi attraverso terreno roccioso. In questo tratto si può anche tentare una puntatina alla "Kreuzspitze", con la sua vista mozzafiato sul Großvenediger. Il magnifico profilo e gli scorci sulle vette glaciali circostanti ripagano della lunga salita. Il sentiero dell'Aquila, tuttavia, prosegue fino al rifugio Sajathütte, il "castello tra i monti". La meta della tappa, il ben più modesto ma altrettanto accogliente rifugio Eisseehütte, è ancora un po' lontana.
Tappa difficile su sentieri di montagna neri. Sono richiesti passo sicuro, assenza di vertigini ed esperienza di terreno alpino. Si superano ripidi sentieri rocciosi, alcuni dei quali sono assicurati con corde d'acciaio, si scende attraverso faticosi canaloni di ghiaia e si superano creste. È richiesta un'ottima resistenza fisica.
Descrizione dell'itinerario: Dalla Johannishütte, il Venediger Höhenweg o Adlerweg si dirige verso est e raggiunge in breve tempo la Zopetkante, fortemente sporgente, su un tornante. Il sentiero prosegue poi attraverso ripidi prati di montagna, con qualche rudere in vista. Di tanto in tanto vale la pena soffermarsi a guardare i ghiacciai scintillanti del Großvenediger. Dopo circa un'ora si apre una piccola valle alta, dove si prosegue verso sud seguendo l'indicazione per la "Sajatscharte".
Dopo aver attraversato un campo di massi, si raggiunge un terreno di alta montagna con un sistema di arrampicata. Relativamente ampio e sicuro, in parte attrezzato con cavi d'acciaio, il sentiero attraversa il ripido fianco e conduce alla gola Schernersschlucht prima di raggiungere la Sajatscharte attraverso alcuni tornanti su terreno roccioso. Da qui, la discesa alla Sajathütte dura circa ½ ora. Il percorso scende dapprima in un canalone di ghiaia, poi prosegue su terreno sabbioso ai piedi della Rote Säule prima di raggiungere la Sajathütte (2.575 metri) attraverso un pendio erboso. Una sosta gradita per rifocillarsi prima di proseguire lungo il Prägratner-Höhenweg verso l'Eisseehütte.
Questo sentiero collega il rifugio Sajathütte con il rifugio Eisseehütte senza dover scendere a valle. Lasciare la Sajathütte in direzione est e aggirare il Vorderer Sajatkopf alla cosiddetta "finestra" sulla sua cresta sud-est. Qui il sentiero svolta verso nord. I ripidi canaloni da attraversare sono di nuovo facilmente accessibili con un sistema di arrampicata. Anche una salita in pendenza è stata disinnescata con facili tornanti. Si prosegue attraverso la valle interna del Timmeltal fino alla località "Hinteres Wiesach", dove il terreno diventa di nuovo più moderato. Ora l'ultimo tratto attraverso il Timmelbach fino all'accogliente Eisseehütte (2.521 metri). Per le descrizioni dei percorsi, vedere anche: "Osttiroler Wanderbuch" di Walter Mair.