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Vacanze in fattoria nell‘Osttirol

Aggiornato il 02.08.2021 su Famiglia, Foto: Esther Meinel-Zottl

Vacanze in fattoria nell‘Osttirol

Osttirol. Christian, mio marito, ci è stato diverse volte per fare scialpinismo nella valle Villgratental. Tornava sempre molto entusiasta. Non solo per le numerose possibilità di tour, ma perché gli piaceva la natura tranquilla e appartata di queste valli al confine con l'Alto Adige. Non c'è alcun segno di turismo di massa qui. Invece dei mega hotel, sui ripidi pendii troneggiano imponenti masi di legno scuro segnati dalle intemperie. La vicinanza all'Italia e alle Dolomiti di Sesto, con le famose Tre Cime, ha un'attrazione quasi magica. Da quasi ogni vetta, con una buona visibilità Christian poteva ammirare la catena dolomitica, e anche la gastronomia della zona, con un mix di cucina austriaca-italiana, è proprio di suo gusto.

Quando quest'anno Eva ci ha invitato a fare una “vacanza in fattoria” in Tirolo, e ha suggerito diverse fattorie in tutto il Tirolo, Christian non ha dovuto pensarci due volte, e mi ha convinta altrettanto velocemente. Nell’Osttirol la suggestiva catena delle Dolomiti, venendo dall'Italia, continua nelle Dolomiti di Lienz. Nonostante lo stesso nome, ufficialmente non fanno più parte delle Dolomiti. Con 12.000 abitanti, Lienz è la città più grande dell’Osttirol, e il nostro meraviglioso alloggio, la "Badstube" dello Straganzhof, si trova poco sopra, a Iselsberg, di fronte a questa imponente e aspra catena di vette intorno ai 2.700 m.

Le Dolomiti di Lienz.
Le Dolomiti di Lienz.

Lo Straganzhof, Osttirol.
Lo Straganzhof, Osttirol.

Giovedì mattina, il giorno dell'Ascensione, carichiamo il nostro minibus VW (dopo 3 giorni di vacanza in fattoria nell’Osttirol, abbiamo programmato altre 2 notti in bus nelle Dolomiti di Sesto) e via. Il viaggio dal Chiemgau verso sud è sempre un piacere per noi. Prima le vette bavaresi, che appaiono piccole al confronto e a noi familiari, poi attraverso la gola Entenlochklamm fino a Kössen in Austria. Il Wilder Kaiser torreggia, con falde innevate e vette ariose. Ascoltiamo il nastro mix per le vacanze (in realtà un CD), le bambine sono di ottimo umore. Ogni volta che c'è un cambiamento dietro i finestrini dell'autobus, chiedono: "è questa la vacanza?" “Sì, questa è la vacanza!”

Attraversiamo il Passo Thurn e vediamo la cresta principale delle Alpi. Cime bianche e dalla bella forma a perdita d'occhio. Scendiamo a valle, e risaliamo dall'altra parte fino alla galleria Felbertauerntunnel. C'è già un'atmosfera di alta montagna qui. Il sud inizia dall'altra parte, e, nascosto in una valle a ovest, c'è il GroßerVenediger (3.666 m). Qui facciamo la nostra prima sosta, camminiamo un po' con i bambini in direzione del Venediger. Si può prendere anche uno speciale taxi o una carrozza per raggiungere più rapidamente il ristorante alpino Venediger Haus. In estate ci sono tanti turisti. Pullman pieni di pensionati, gente di passaggio, gitanti e alpinisti. Ora, all'inizio di maggio, è piacevolmente tranquillo. Non sappiamo neanche se il taxi o la carrozza sono in servizio in questo periodo. Non li abbiamo visti passare, e veramente vogliamo solo sgranchirci un po' le gambe. Ma per poter dare un'occhiata al Venediger, si deve camminare parecchio senza un taxi o una carrozza. Non abbiamo intenzione di farlo. Ci entusiasma invece l'insediamento alpino un po' più verso valle, con caratteristici casolari antichi e ancora completamente deserto in questa stagione, come un paese fantasma. Se non si sentissero in sottofondo le moto sul passo Felbertauern, ci si potrebbe facilmente immaginare in un viaggio nel tempo.

 Villaggio di malghe Innergschlöß.
 Villaggio di malghe Innergschlöß.

Prossima destinazione, poche valli più avanti, la valle Defereggental. Anche qui il mondo è ancora in letargo primaverile, tra la stagione invernale e quella estiva. Quasi tutti gli hotel e le trattorie sembrano essere chiusi. Guidiamo fino alla cima del passo alla fine della valle, dove proseguiamo dall'altra parte verso l’Italia / Alto Adige. Però, il passo è ancora chiuso perché quassù c'è ancora molta neve. Fatta eccezione per alcuni scialpinisti, qui non c’è nessuno. Ci godiamo brevemente il panorama, Christian giura che tornerà con lo splitboard e torniamo verso Lienz.

Quando arriviamo allo Straganzhof, siamo attesi e accolti molto cordialmente. La vista sulle Dolomiti di Lienz è eccezionale. La rustica casetta per le vacanze "Badstube", del 18° secolo, ristrutturata con cura e modernamente attrezzata, è davvero incantevole. L’unico piccolo difetto è la strada vicina, se si vuole proprio cercare il pelo nell'uovo.
Nella casa principale c'è un'area benessere con sauna finlandese, adatta alle famiglie, con annessa sala giochi per i bambini. Alle nostre bambine piacciono subito, ovviamente, il trampolino in giardino, il parco giochi, le capre e i vitelli. Il servizio è ottimo, la colazione abbondante e la loro malga sulla strada per lo Straßkopf (2.401 m) un sogno assoluto.

Straganzhof, Osttirol.
Straganzhof, Osttirol.

Lo Straganzhof, Osttirol.
Lo Straganzhof, Osttirol.

L'escursione al ristorante "Schöne Aussicht" (1.299 m) si può fare benissimo anche con bambini piccoli, e non solo la vista e il parco giochi, ma anche il cibo sono davvero ottimi. L'escursione alla malga Roaner Alm (1.903 m) invece richiede un po' più di resistenza. Abbiamo preso in braccio le bambine di tanto in tanto, e ciònonostante abbiamo camminato per un totale di 7 ore (andata e ritorno). La prima parte nel bosco, poi su prati alpini. La pendenza, dal nostro punto di vista, sempre moderata e piacevole. Ci sono anche molti passaggi più pianeggianti su buoni sentieri che i bambini possono percorrere molto facilmente da soli. Il Roaner Alm offre anche una vista magnifica, un servizio cordiale e una buona cucina.

Il panorama dallo Straganzhof, Osttirol.
Il panorama dallo Straganzhof, Osttirol.

Facciamo una piccola escursione pomeridiana al lago Tristacher See, di un verde scintillante. Splendidamente situato sotto le Dolomiti di Lienz. Con un parkhotel, un lido e un campeggio, un po' troppo attrezzato per i nostri gusti, ma, mi ripeto, meravigliosamente tranquillo all'inizio di maggio. Anche una piccola passeggiata intorno al lago si può fare benissimo con i bambini. Per loro, gli highlights sono stati i pesci nell'acquario dell'hotel, la costruzione di barchette di corteccia e il parco giochi nel lido deserto.
Naturalmente ci sarebbe molto altro da fare e scoprire nelle immediate vicinanze (ad esempio il rifugio Lienzer Hütte), ma dopo il nostro soggiorno allo Straganzhof, vorremmo tornare nella vicina Italia e nelle Dolomiti di Sesto.

Il panorama dalla malga Roaner Alm.
Il panorama dalla malga Roaner Alm.

Una gita al lago Tristacher See.
Una gita al lago Tristacher See.

Dato che a casa nostra nel Chiemgau il tempo dovrebbe essere molto migliore rispetto al versante sud delle Alpi, dopo aver passato una notte in autobus decidiamo di tornare a casa un giorno prima. Ma durante il viaggio verso casa ce la prendiamo comoda. Per noi, il viaggio di andata e quello di ritorno fanno già parte della nostra vacanza. Quindi passiamo di nuovo dallo Straganzhof, un’altra deviazione attraverso la valle Mölltal, verso Heiligenblut. Infiliamo più o meno per sbaglio la "vecchia Glocknerstrasse" verso l’alto, un po' avventurosa (il terzo superiore è solo una strada sterrata), solo per essere fermati da una sbarra in cima, poco prima della vera "Grossglockner Hochalpenstraße". Giriamo e rifacciamo tutta la strada in discesa. Ma è divertente e la vista è fantastica. Poi sulla strada a pedaggio "Grossglockner Hochalpenstraße" (35, - Euro, non proprio economico, ma vale la pena), fino al Kaiser Franz Josef Höhe. Anche qui non c'è tanta gente in questa stagione e in una giornata feriale. Vediamo dozzine di marmotte (le bambine sono entusiaste), il ghiacciaio che si sta restringendo, l'Oberwalderhütte e persino il Großglockner (3.798 m) solleva il suo cappello di nuvole dopo circa 1,5 ore di attesa. Proseguiamo per la Edelweiß Spitze (2.571 m). Christian in particolare è molto colpito, perché qui si ha una bellissima vista sul Großes Wiesbachhorn (3.564 m), sul quale era stato da solo qualche anno fa. La giornata passa in fretta e arriviamo a casa verso le 20:30. Ah, finalmente ... Casa, dolce casa! Ma stiamo già programmando il prossimo viaggio ;)

Conclusione: vale sempre la pena di fare un viaggio nell’Osttirol. Anche il viaggio di per sé offre molte attrazioni paesaggistiche. L'immagine un po' assonnata dell’Osttirol corrisponde pienamente alla nostra preferenza per le vacanze lontano dal turismo di massa. Le vacanze in fattoria sono un'esperienza molto particolare, soprattutto per i bambini, e rendono facile per i genitori programmare le loro vacanze, perché i bambini hanno tante cose da scoprire. E la vicinanza all'Italia e alle Dolomiti di Sesto è per noi un vantaggio di posizione essenziale.

Vale sempre la pena di fare un viaggio nell’Osttirol.
, © Esther Meinel-ZottlVale sempre la pena di fare un viaggio nell’Osttirol. © Esther Meinel-Zottl

Esther Meinel-Zottl

Esther è madre di due bambine, e viaggia molto in montagna con la sua famiglia. Condivide le foto delle sue avventure sul suo blog: www.mylittletreasuresoflife.wordpress.com

Questo articolo è stato scritto da un autore che abbiamo ospitato. Troverai nell'articolo maggiori informazioni su di lui.

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